INTERVISTA AI THE 69 EYES

INTERVISTA A JYRKI 69 intervista di Daniele Pietrini
 
In occasione del concerto al CAMPUS INDUSTRY MUSIC di Parma, Melody Lane ha avuto il piacere di intervistare Jyrki 69, frontman della leggendaria Horror/Gothic Rock band THE 69 EYES. Jyrki ci ha parlato del suo amore per l'Italia, dei suoi viaggi, del nuovo album WEST END, in cui appaiono come special guests i suoi amici DANI FILTH, WEDNESDAY13 e CALICO COOPER, e dei progetti futuri della sua band.
Buona lettura!

MELODY LANE: Ciao  Jyrki, finalmente il ritorno dei THE 69 EYES in Italia!
JYRKI 69: Oh si, era ora…Mancavamo da tantissimo tempo, e la cosa ci dispiace molto perché abbiamo moltissimi fan qui, adoriamo l’Italia e non riuscire a suonare più spesso nel vostro paese è un vero peccato. Sai che l’Italia è fissa nella top ten dei paesi  che ci seguono di più per download ed acquisti dei nostri album? Forse dopo l’ultimo album che sta andando alla grande, qualcuno si ricorderà di noi e ci contatterà per suonare qualche data in più. Siamo impazziti di gioia quando è saltata fuori questa data di Parma, non ci speravamo più. L’Italia è un posto speciale per noi, abbiamo così tanti fan e amici qui! E’ una lunga storia quella che ci lega al vostro paese, i fan italiani sono stati i nostri primi fan internazionali. Il primo tour fuori dalla Finlandia è stato in Italia, a metà degli anni ’90…forse era il 1996…Suonammo a Roma, e poi delle date al Nord, in compagnia di una glam band ‘very cool’, i Jolly Power che organizzarono il tutto. Ma non era ‘music biz’, era tutto organizzato dai rock fan e dei glam fan … Poi dopo qualche anno pubblicammo l’album WASTING THE DAWN, sulla copertina dell’album c’è una foto del Verano, il cimitero monumentale di Roma. Adoro la città! Ho passato tantissimo a Roma, nei Gothic Club, ricordo il VELVET e il BLACKOUT…Serate indimenticabili. Incontrai in questi club le GOTHIC GIRLS a cui ho dedicato la canzone che è finita su BLESSED BE…Queste ragazze mi portarono al Verano e mi fecero apprezzare la bellezza e il mistero di quel luogo…

MELODY LANE: Parlando del nuovo album, ci sono degli ospiti d’eccezione …
JYRKI 69: …Oh si,  grandi artisti e grandi amici…WEDNESDAY13, DANI FILTH compagno di bevute da più di 20 anni…e Calico Cooper dei BEASTO BLANCO, la figlia di ALICE, che canta su The Last House On The Left, canzone ispirata all’omonimo film horror di WES CRAVEN. Avevamo bisogno di una voce femminile per chiudere la storyline, Calico è molto amica di WEDNESDAY13, mi è venuta subito in mente e l’abbiamo contattata …

MELODY LANE: Ma è vero che Calico in passato recitò in un vostro video, ma voi eravate totalmente all’oscuro della cosa?
JYRKI 69: Si, è vero! Ha recitato nel video di NEVER SAY DIE. E’ un video in cui noi suoniamo di notte in un posto fuori Los Angeles, circondati da skaters, da glam rockers  e da punks di ogni tipo che saltano a destra a sinistra…Molto tempo dopo, forse più di un anno, WEDNESDAY13 guardando il video mi ha detto: “Sai che questa ragazza qui è la figlia di ALICE COOPER?”…Rimasi di stucco! Ecco così casualmente CALICO è entrata a far parte della famiglia dei THE 69 EYES, ed è stato bello e naturale coinvolgerla per la canzone del nuovo album… Un modo fantastico di averla di nuovo con noi…

MELODY LANE: Sbirciando le scalette sul web, ho visto che purtroppo in questo tour non state suonando una canzone fantastica, una delle mie preferite, TOO MUCH TO LOSE dall’album WRAP YOUR TROUBLES IN DREAMS. Colgo l’occasione per chiederti di raccontarmi qualcosa riguardo a questo brano fantastico, che hai dedicato a Claude, il cantante degli SMACK…
JYRKI 69: Gli SMACK erano una delle mie band preferite quando ero un teenager, univano Glam, Punk e Street Rock, una band unica. Gli HANOI ROCKS,  negli anni ’80, erano le band più importante in FINLANDIA, ma anche gli SMACK avevano grande seguito. Erano più duri, meno glam, gli SMACK ricordavano più IGGY & THE STOOGES. Pensa che erano una delle band preferite di STIV BATORS il cantante di DEAD BOYS e  LORDS OF THE NEW CHURCH. Dopo i primi due album credo, gli SMACK si trasferirono a Los Angeles, che all’epoca era considerata una metà per chi voleva sfondare nel mondo del rock. La storia narra che durante i loro concerti a Hollywood, tra il pubblico, ci fossero  membri  dei futuri  GUNS’N’ROSES con tanto di videocamera intenti a riprendere le esibizioni di Claude e soci. Se guardi le prime foto dei GUNS troverai clamorose somiglianze con gli SMACK, in particolare nel look del cantante, e spesso DUFF e SLASH si sono esibiti indossando magliette degli SMACK. Comunque gli SMACK si sciolsero, e tornarono in Finlandia, a quel punto divenni molto amico di Claude, che era un idolo per me. Insieme registrammo il mini FELLOW REPTILES. Pensa che ci esibimmo ad Helsinki, i THE 69 EYES fungevano da backing band per Claude, suonavamo pezzi degli SMACK, eravamo tutti molto felici. Dopo un paio di settimane Claude se n’è andato: ”That goes in Rock ‘ n ‘ Roll life”.
E’ stato tremendo, è stata la prima volta che abbiamo avuto a che fare con la morte così da vicino. Non ci era mai capitato, una tragedia assurda. Da quell’esperienza terribile è nata TOO MUCH TO LOSE. Claude era il mio eroe.
Comunque posso dirti che stasera, poiché siamo in Italia, ci sarà una sorpresa, suoneremo la title-track di quell’album WRAP YOUR TROUBLES IN DREAMS. Siamo in Italia…Special Show!

MELODY LANE: Sappiamo che sei un giramondo, in questo periodo dove vivi?
JYRKI 69: Vivo ad Helsinki, ma ultimamente ho passato molto tempo a Los Angeles…Il fatto è che sono curioso della vita e di quello che succede in giro e così ho sempre viaggiato e viaggio molto. Quando resto troppo in un posto ho poi sempre la sensazione che mi manca qualcosa. Andai a Los Angeles quando ci fu l’esplosione dei GUNS’N’ROSES, per rendermi conto cosa stava realmente accadendo laggiù, e poi andai a NEW YORK, dove vidi band fantastiche come i WHITE ZOMBIE e i THE THROBS.  Fu allora che decisi di tornare ad Helsinki e di formare una band…Poi sono stato a Roma, a Parigi, a Stoccolma, a Vienna. Da queste esperienze spesso sono nate molte canzoni. Feel Berlin , Paris Kills…Borderline ad esempio è nata a New Orleans. Gli album possono essere quasi un diario delle mie esperienze. Sai che ieri ho visitato Parma?Avevamo un day-off, sono stato in tutte le chiese e al museo delle marionette, stupendo…

MELODY LANE: All’epoca di WRAP YOUR TROUBLES IN DREAMS e WASTING THE DAWN si parlava di voi come dei nuovi GUNS N’ ROSES, poi cos’è successo?
JYRKI 69: E’ successo che è cambiato tutto, è cambiato il mondo! Oggi abbiamo un lavoro, se lavori puoi fare rock mentre una volta facevi rock e volevi sfondare per non lavorare. Pensa che dieci anni fa, quando suonammo a Roma, girammo un video davanti al Colosseo per la tv finlandese: noi che salutavamo i nostri fans e ringraziavamo la ‘ Finnish Music Industry’ per averci consegnato l’EMMA award per aver venduto più di un milione di copie dei nostri dischi in giro per il mondo. Mmm, sinceramente non lo so…A volte ce lo siamo chiesti anche noi. Il mondo cambia velocemente e di continuo, ed anche il mondo della musica…Forse non eravamo pronti. Ad un certo punto ci siamo trovati incastrati nello stessa cerchia e non stava accadendo più nulla. Avevamo perso gli stimoli. Non avevamo nemmeno più un management, pensavamo che avremmo potuto fare tutto da soli, ma non ha funzionato. Non lo so, eravamo sul punto di decollare ma invece non è successo. Poi improvvisamente abbiamo ritrovato forza e ispirazione, abbiamo scritto i nuovi pezzi, e firmato con il nuovo management, THE ORACLE MANAGEMENT di DEZ FAFARA (DEVILDRIVER, COAL CHAMBER) a Los Angeles, che ha sempre creduto in noi. Dez è stato la nostra ‘fata madrina ’, è saltato fuori dal nulla, ci ha preso a calci nel sedere, e ci ha fatto capire che avrebbe fatto di tutto per riportare una band leggendaria come i THE 69 EYES nel posto che merita all’interno del music-biz. La prima cosa che ha voluto DEZ è stata riportarci in tour negli States, la scorsa primavera, dopo ben dieci anni, ed è andata alla grande! I fan erano eccitati di poterci finalmente rivedere dal vivo, i locali pieni, e questo  è stato di stimolo anche per il nuovo album, che sta andando alla grande: WEST END ha raggiunto il numero uno in Finlandia, è entrato in classifica in Germania, la stampa specializzata lo ha recensito molto bene e poi abbiamo diverse date di questo tour europeo già sold-out. Insomma sembra essere rinato l’interesse verso la nostra musica. Avevamo bisogno di una persona al di fuori della band che buttasse un po’ di benzina sul fuoco che si stava per spegnere, e Dez l’ha fatto! Eravamo in una fase di stanca della nostra carriera, ma oggi abbiamo ritrovato l’interesse e la voglia di rimetterci in gioco. ROCK n’ROLL can still be exciting for us!

MELODY LANE: …Beh secondo me nel panorama di oggi c’è assolutamente bisogno di una band come la vostra. A mio avviso, siete stati sempre un passo avanti…anche se non sempre  è stato capito o apprezzato. Musica, video o art-work dei vostri album…Avete avuto il coraggio di rischiare…non so se è andata sempre bene…
JYRKI 69: Oh beh la penso come te. Basta guardare la copertina del nostro ultimo album. Avremmo potuto tranquillamente allinearci alle tante Goth cover che si vedono in giro, invece abbiamo contattato un nostro amico, un ex punk che oggi è diventato uno scultore molto apprezzato in Finlandia.  Ha insistito per creare qualcosa di nuovo per noi, è stata sua l’idea ‘apocalittica’ della scultura con i cinque palloncini neri. L’artwork è una foto della scultura stessa. E così anche in questo caso abbiamo lavorato con un amico, come con DANI FILTH e WEDNESDAY13…è stato bello…Anche l’album credo sia difficilmente classificabile, è una commistione di Glam, Goth, Horror Punk e Garage…Rappresenta un po’ tutto quello che sono stati i THE 69 EYES nella loro storia. Effettivamente ci sono band in giro che possono somigliarci, anche visivamente, ma musicalmente, non so, credo che il nostro sound ha delle sfumature che sono rimaste solo nostre. Suonavamo Garage/Glam, poi grazie a Johnny Lee Michaels abbiamo iniziato ad inserire le tastiere, io ho abbandonato le screming vocals tipiche del genere per utilizzare un registro più basso e profondo, le chitarre hanno iniziato a relazionarsi in maniera diversa non suonando mai le stesse cose; insomma abbiamo cercato di non ripeterci, di migliorare, cercando di raggiungere il nostro sound senza diventare i cloni di noi stessi. Certo non è facile e non sempre si riesce. Ricordo che in Germania, per un periodo ci guardarono con diffidenza, lì il Goth Rock è una cosa molto seria, molto seguita. Ci scambiarono per una cartoon rock band, tipo Ramones o Zodiac Mindwarp, c’è voluto tempo prima che fossimo accettati ed apprezzati. Però credo che il tempo ci ha dato ragione, abbiamo creato qualcosa di nostro, ed oggi con questo tour e con WEST END stiamo raccogliendo i frutti del lavoro fatto negli anni.

MELODY LANE: Quindi quali sono i piani futuri per i THE 69 EYES?...Le prossime mosse…?
JYRKI 69: Beh al momento anche se siamo in giro abbiamo già iniziato a buttar giù delle idee per il prossimo album. In questo tour attraverso l’Europa stiamo visitando diverse città molto interessanti; mi piace visitare con i ragazzi della band luoghi misteriosi e di culto che possono ispirarci o fornirci idee per scrivere nuovi  brani. Qualche giorno fa siamo stati a Cracovia, c’è una chiesa bellissima, non ricordo il nome, le due torri sono unite da un piccolo ponte che è chiamato il PONTE DELLE STREGHE …Un posto bellissimo… ‘very inspiring’…

MELODY LANE: E per quanto riguarda il prossimo tour qui in Europa? …Avete pensato ad andare in tour con qualche band scelta ‘ad hoc’ per aiutarvi ad allargare la vostra fan base?
JYRKI 69: Oh si abbiamo diverse idee. Intanto per alcuni show qui in Europa avremo con noi i Lacrimas Profundere, e poi  abbiamo contattato delle band amiche come i Prong e gli EAGLES OF DEATH METAL,  sto chattando spesso con Jesse Hughes, sarebbe un’accoppiata molto interessante. Ma  al momento sono ancora solo idee. Mi piacerebbe molto suonare con DOYLE, ha una grande live band, e il loro genere horror punk credo si sposerebbe bene con il nostro. Ci siamo incrociati ma non abbiamo mai avuto modo di parlarne…

MELODY  LANE: Grazie Jyrki, il nostro tempo è scaduto…
JYRKI 69: Oh anche il mio! Tra poco più di un’ora dobbiamo salire sul palco! Ciao a tutti e a presto, speriamo di vederci in giro! Ciao Italia!