INTERVISTA A JOEY ZALLA

INTERVISTA A JOEY ZALLA DEI JOLLY ROX  intervista di DANIELE PIETRINI
 
MELODY LANE ha avuto il piacere di intervistare JOEY ZALLA cantante e chitarrista dei JOLLY ROX, sleaze/glam band fiorentina. Joey ci ha raccontato da dove proviene il nome della band, dei progetti futuri dei JOLLY ROX e di DREAMERS' PARADISE, title track dell'ultimo EP,dedicata al grande Dave Lepard, cantante dei Crashdiet scomparso nel 2006. 

Buona lettura!


MELODY LANE: 
JOLLY ROX, prima di tutto da dove viene il nome della band? Potete dirci di dove siete,com’è nata la band e chi sono i membri o il membro fondatore?
Joey Zalla: Hai presente il Jolly Roger? Il teschio pirata con bandana e benda sull'occhio?  Jolly Rox e' ripreso da quello. Significherebbe Giullare del rock, Giullare che roccheggia. E' pieno di giullari a Firenze, ne mancava uno glam. Siamo un trio, piu' o meno da sempre a parte una recente collaborazione con un chitarrista solista nell'ultimo EP.  Il fondatore credo di essere io. Non sono sempre un gran leader ma... Si, tutto questo e' colpa mia.

MELODY LANE: Quali sono i gruppi che vi hanno maggiormente ispirato e le vostre band preferite?
Joey Zalla: Mah... E' scontato che all'inizio volevamo solo essere un gruppo "tipo Motley Crue", per citane uno fra molti, pero' a dirti la verita' non so quanto alla fine abbiamo seguito uno stereotipo nel complesso. La scena Glam Metal e' quanto di piu' sublime si possa concepire... Voglio dire, non tutti hanno idea di cosa si provi a suonare dal vivo conciati in quel modo. Magnifico. Pero' allo stesso tempo non e' l'unico modo di vedere la musica, e di conseguenza mi sono trovato ad essere fortemente ispirato da qualunque cosa... Colonne sonore, sigle dei cartoni, 2-pac... Qualunque musica potrebbe ispirarti

MELODY LANE: Qual è stata la più grande conquista fino ad oggi e qual è il prossimo obiettivo da raggiungere nel breve periodo?
Joey Zalla: La piu' grande conquista e' il constatare che c'e' ancora qualcuno che si esalta ascoltando un pezzo dei Rox. Che ce ne sono stati tantissimi... E non c'e' altro che mi interessi. L'obbiettivo e' che cio' che io e Jung chiamiamo "Coscienza globale collettiva" esclami: "Cazzo... Spaccano". 

MELODY LANE: Cos’è, secondo te, che rende i JOLLY ROX diversi dalle altre band del genere? E potete indicare ai nostri lettori tre canzoni, dalla vostra discografia, che possono definire al meglio il vostro sound? Tre canzoni che possono far capire al meglio il sound dei JOLLY ROX?
Joey Zalla:  Non lo so davvero... Io mi rendo conto di percepire i nostri brani, i nostri video e tutto il resto in maniera troppo diversa dagli altri, perche' ne ho seguito ogni passaggio. Credo che i Jolly Rox non abbiano inventato niente, ma che siano stati bravi a "Mischiare". Tre nostri che consiglierei? Senza dubbio Dreamers' Paradise, So we are e My uncle Said. 

MELODY LANE: Parlando del vostro ultimo EP , "Dreamers' Paradise"...A distanza di tempo siete completamente soddisfatti o c'è qualcosa che cambiereste a livello di sound o song-writing? Quali sono le maggiori differenze fra gli ultimi brani che avete pubblicato ed i brani contenuti nel vostro primo album WELCOME TO MY TWISTED ROOM? 
Joey Zalla: Dreamers' Paradise e' il nostro brano preferito in assoluto fra tutti. Vale lo stesso per l'EP. Siamo tornati a suonare dopo quasi 4 anni di pausa. Effettivamente tutto quanto e' molto cambiato. Il sound e' piu aggressivo, piu' pesante... Rispecchia la spavalda reazione della follia di fronte all'ingiustizia. Welcome to my twisted room era un disco che raccoglieva 13 brani fra quelli che avevamo composto e suonato dal vivo dal 2005 al 2010. Anni troppo piu' felici... Almeno per noi. Ma eravamo cosi' giovani... tra i 20 e i 22 anni. Non capivamo assolutamente un cazzo. Nell'avvicinarsi ai 30, come sappiamo, arriva la maledetta presa di consapevolezza e il mondo cambia. Tutto questo lo si puo' capire bene dai testi. "Once dead you don't care anymore, you're heading for a fall but here we are". 

MELODY LANE: Diteci qualcosa riguardo al processo creativo della vostra musica. C’è un compositore principale o è un lavoro di gruppo?...Chi si occupa dei testi? 
Joey Zalla: Fino ad ora io ho scritto il 95% dei brani e dei testi, e non perche' io sia un fenomeno, ma ho la sensibilita' di riconoscere quando un gruppo di note messe insieme formano una melodia che meriti di esistere. Per esempio Dreamers' Paradise e' un pezzo dedicato a Dave Lepard, il primo cantante dei Crashdiet. Non l'ho mai conosciuto purtroppo, ma conosco sua madre. Una volta io e il nostro bassista abbiamo fatto da guide a lei e suo marito. Non sono un patito di glam svedese, ma i diet li ho sempre trovati fantastici. Direi l'unica band post 2000 che abbia davvero contaminato il nostro sound. Sai, credo che uno stile compositivo rispecchi il proprio archetipo espressivo. Sempre che quello che ho detto abbia senso...

MELODY LANE: Diteci due band del panorama mondiale con cui vi piacerebbe andare in tour al momento.
Joey Zalla: In questo momento sicuramente le Soap Girls. Anche Crucified Barbara... Si si.

MELODY LANE: Cosa pensate della scena GLAM/STREET attuale? I Motley Crue hanno chiuso la loro carriera con tour faraonici, i GNR e gli AEROSMITH stanno facendo sold out ovunque, RATT, POISON ed L.A.GUNS vanno alla grande con i rispettivi Reunion tour e i nuovi album in uscita...qual è la vostra opinione a riguardo...e quali sono invece secondo voi, le nuove band più interessanti nel genere sia a livello italiano che internazionale? 
Joey Zalla:  Penso che il motivo per cui presentano uno spettacolo del genere e' che possono. Non credo di essere l'unico ad aver notato che i concerti underground oggi come oggi siano spesso "tristi". Una band piccola non ha assolutamente la possibilita' di presentare uno show con batterie che girano, fuochi d'artificio, esplosioni e lacrimogeni. Possono solo suonare. Una band come Aerosmith o Motley Crue ha milioni di dollari da investire, per poi fare uno spettacolo incredibile che fedelizzi i fans (Abbagliati dai loro super poteri) e che gli possa far guadagnare altri milioni sopra. Giustamente, lo farebbe chiunque, no? Pero' vedi... Un giorno questi uomini... Fai come vuoi, dovranno morire. Se continua cosi', una volta finiti loro, finira' il glam, o rock n' roll, come lo vuoi chiamare. L'unica cosa da fare e'  lasciare stare l'italia. E non solo perche' non c'e' minima competenza sul genere, ma anche perche' quel poco che c'e' si regge su "amicizie", conoscenze e mafiatelle. La solita stronzata italiana, da sempre e per sempre. Comunque, Fra le band della scena glam italiana sottolineerei i Cream Pie, con i quali avremo il piacere di suonare prossimamente all'estero, i Sexual Hurricane, capitanati dal nostro grandissimo amico Bobby Spittfire (Da vedere dal vivo assolutamente), gli Speed Stroke, cha hanno un sound veramente esplosivo. Anche se non suonano piu' vorrei anche consigliare di ascoltarsi l'unico album dei Sexual Disorders, band dell'indimenticato ed indimenticabile Alan Quinn.

MELODY LANE: Avete già date confermate nei prossimi mesi in Italia o all’estero? 
Joey Zalla: Abbiamo dovuto annullare 3 date per il cambio di batterista. C'era capitato un tizio che era un incubo agghiacciante. Sono contento comunque di poter dire che il booking con cui lavoreremo... come dire... Mi ispira. Vediamo. Si parla di nord italia questo inverno e, come gia' detto, estero in primavera. Non so altro... Anche perche' sono un pessimo organizzatore.

MELODY LANE:Per chiudere…Un messaggio a tutti i lettori di MELODY LANE…
Joey Zalla: Lettori di MELODY LANE, Un saluto a tutti e che dire... "Share your glass with ghosts tonite, in the dreamers' paradise, 'cause you're someone".