INTERVISTA A CARLO DE TONI

INTERVISTA A CARLO DE TONI FRONTMAN DEI RHUMORNERO  intervista di EUGENIO IANNETTA

Durante la data romana del tour dei  RHUMORNERO, Melody Lane ha incontrato Carlo De Toni, frontman della band toscana. Con lui abbiamo parlato del loro ultimo album "EREDI" uscito in questi giorni, dei loro processo creativo e delle prossime date del loro "EREDI TOUR 2017".

 

MELODY LANE: Ciao ragazzi, bellissima performance qui al Traffic Club di Roma, e complimenti per questo nuovo album. Siete al terzo e la crescita è costante. “EREDI” è l’emblema di questa crescita, che vi porta ad essere una delle band più cliccate e seguite, sia sul WEB che live. Le tante persone che vi seguono lo dimostrano.
CARLO DE TONI: Si, stiamo raccogliendo i frutti di un progetto che alla base ha una forte perseveranza, come tante band abbiamo vissuto alti e bassi e abbiamo cercato di superare le avversità che un paese come l'Italia ti propone regolarmente quando fai il musicista . "EREDI" è un album scritto di notte, ci siamo presi il nostro tempo e ti garantisco che realizzarlo non è stato per niente semplice ma ascoltandolo oggi ci sentiamo orgogliosi del risultato e soprattutto di come abbiamo saputo superare tutti i problemi….
 
MELODY LANE: Vi seguiamo da tanto tempo, ormai, da quel magnifico “UMORISMI NERI” che ha segnato il vostro debutto. Poi è arrivato “IL CIMITERO DEI SEMPLICI”. Ora c’è “EREDI”, cosa è cambiato, dal primo disco, nel vostro modo di comporre? La maturità dei testi e l’attualità degli argomenti trattati nel nuovo album trasudano consapevolezza da tutti i pori. Fanno riflettere, trasportano ed emozionano…
CARLO DE TONI:  "UMORISMI NERI" è l'album che ci ha insegnato cosa vuol dire "fare un album", "IL CIMITERO DEI SEMPLICI" è stato il risultato del lavoro del primo disco, è stata una produzione curata in maniera maniacale, un lavoro importante che ci ha fatto crescere molto, all'interno c'è "SCHIAVI MODERNI" il brano che ha portato i RHumornero a un'attenzione nazionale importante grazie a Marco Biondi che ha creduto in noi e Virgin Radio che ci ha dato una grande visibilità. Adesso è il turno di “EREDI"… Dal primo disco all'ultimo è cambiata la line up, Luca Guidi nel 2011 e Lorenzo Carpita nel 2012, questa formazione ha saldato tutto, ci ha resi compatti e l’atmosfera che creiamo in sala prove è ottima. Non è cambiato molto il modo di comporre, i brani partono da me e vengono selezionati da Ettore per poi essere elaborati dalla band al completo, siamo sicuramente cambiati noi, in questo tempo siamo diventati padri, la nostra visione del mondo si è spostata verso la proiezione del futuro, sulla nostra responsabilità per chi arriverà dopo di noi e da questo concetto è nato lo sviluppo di “EREDI”… E' il primo album dove mi piacciono tutti i testi, ho cercato storie che potessero coinvolgere tutti, non credo interessi a qualcuno la mia vita personale, ma quando è stato necessario non mi sono fermato nel cercare un testo più intimo come "LIMPERATRICE" che parla semplicemente di me, della mia compagna e del luogo in cui viviamo immerso nel verde delle colline pisane cercando di vivere il meglio possibile
 
MELODY LANE: Nei vostri dischi si sente un profumo fortissimo di anni 90, soprattutto nei primi due album. Ma in questo nuovo lavoro c’è tanto altro, l’evoluzione dei suoni, i testi in linea col periodo storico che stiamo vivendo, la batteria che picchia duro…le vostre figlie, come amate definire le vostre canzoni, stanno diventando grandi.
CARLO DE TONI:  Come musicisti ci siamo formati negli anni novanta quindi portiamo certe caratteristiche di quel glorioso periodo rock, l'ultimo album è circondato da nomi importanti che hanno segnato la band sotto tutti i punti di vista, avere Marco Biondi come direttore artistico è una scuola importantissima, Marco è una persona di grande sensibilità con un orecchio infallibile, uno dei personaggi che hanno fatto la radio italiana degli ultimi trent'anni, trasuda "conoscenza" e tu che sei li non puoi fare altro che dissetarti di tutte le informazioni che ti ritrovi mentre produci… io lo chiamo "l'ultimo guerriero" che passa le nottate a scovare band sconosciute in rete… cose che non fa quasi più nessuno perché è troppo faticoso…
Poi c’è il nuovo produttore artistico, Pietro Foresti, produttore rock dell'anno al M.E.I. 2016 (Meeting delle Etichette Indipendenti, ndr), che ha proiettato il gruppo in un nuovo metodo di lavoro, ci ha aperto i sensi e le porte della percezione. Pietro è una persona che va immediatamente a valorizzare l'emotività dei brani, una persona, un produttore che porta l'artista a stare sereno e credetemi che è molto difficile… noi lo chiamiamo "Il Dottore" che con la sua valigetta e camice bianco entra in sala operatoria e se ne esce con dei brani che non riesci a capire come facciano a suonare così bene mantenendo inalterata la caratterista della band rispettando ogni singolo colpo e nota….
"La batteria picchia duro"… a mio parere Luca è uno dei migliori batteristi rock che possiamo trovare nella penisola….
I nostri figli sono un motore importante, ci insegnano a vivere, ci ricordano da dove veniamo e ci stimolano a scavare dentro per ritrovare la semplicità nelle cose, il brano "SPIRITI" è stato composto pensando a loro. Ogni canzone è un universo che vive di luce propria, ognuna racconta qualcosa di diverso, è una fotografia, ogni volta che un brano è finito ti senti più leggero, l'atto della composizione ti aiuta a liberare, esorcizza i tuoi malesseri e descrive le tue gioie è la più grande forma d'arte che io conosca….. in una manciata di minuti…..
 
MELODY LANE: Parlando del nuovo disco, e rifacendoci al titolo, cosa lasceremo in “eredità” alle generazioni future?
CARLO DE TONI: Lo scopriremo tra una trentina d’anni…. Oggi ereditiamo una società che ha dimostrato il suo fallimento, i nostri padri non si sono accorti che il futuro era vicino, siamo cresciuti nei consumi feroci tra benessere e disinformazione generale abbiamo imparato a fare il gregge senza voler sapere chi era il pastore, abbiamo imparato a dare sempre la colpa ai vicini e a chi la pensa diversamente da noi, abbiamo estinto specie animali senza tanta preoccupazione, abbiamo inquinato la terra e i mari, abbiamo prodotto tantissime armi che dovranno essere usate.
Abbiamo reso il sistema economico più importante della nostra stessa vita, siamo in mano a una manciata di psicopatici con grossi problemi familiari irrisolti, quando non stai bene con te stesso fai le guerre e te la prendi con gli altri alimentando a dismisura il delirio di onnipotenza…."eppure siamo il massimo capolavoro che la terra abbia mai visto in tutti i suoi mutamenti, un miliardo di anni dentro a smisurate evoluzioni senza aver capito cosa farne" (da “Un miliardo di anni”, brano contenuto in “Eredi”,ndr). Dall'altra parte è il miglior momento storico per poter creare e cercare di spostare quest'asse diabolico, le antiche certezze sono crollate, le regole stanno cambiando, siamo noi a scriverle e mi auguro, per i nostri figli di pensare un po’ di più al futuro e a quello che lasceremo dopo di noi…...
 
MELODY LANE: Voi siete nati per stare sul palco, il lavoro da studio fatto e confezionato è solo una scusa per esplodere live?
CARLO DE TONI: Sono due cose separate (ride, ndr). La scrittura e la produzione di un album sono esperienze che ti prendono l'anima e il cervello, durante la composizione non ci troviamo mai, lavoriamo su Skype ci scambiamo i file e ragioniamo tanto, quando ci troviamo in sala prove spesso il brano è completato, dobbiamo solo capire se l'idea è stata buona o no… Il live è un rito, è il perché, è un soffio di vita necessaria per mantenersi energici e vitali, il live ti spinge a dare sempre qualcosa di più ed è la più sana delle droghe.
 
MELODY LANE: L’utilizzo del WEB, con la sua immensità, per un artista indipendente è innegabilmente la chiave per arrivare ad un pubblico più vasto. Insieme alle radio, forse è il mezzo che vi ha consentito di scalare le classifiche su vari portali, tipo Virgin Radio, Radio Rock, Amazon e via dicendo…
CARLO DE TONI: Indubbiamente. Se non fosse stato per i social Marco Biondi forse non ci avrebbe mai contattati in maniera cosi semplice e diretta, i social sono la nuova comunicazione, per quanto riguarda l'arte è il massimo delle vetrine dove puoi presentarti, se penso che quando ho cominciato a suonare non c'erano neanche i cellulari e internet era fantascienza era tutto più complicato, poi, parlando di classifiche una radio come Virgin che fa all'incirca due milioni di ascoltatori è un'ottima prova per capire se un progetto piace o no, le varie classifiche e gli indici di gradimento hanno portato i RHumornero nella consapevolezza delle cose e che "la perseveranza reca riuscita”.
 
MELODY LANE: In questi pochi giorni trascorsi dall’uscita del nuovo disco, come hanno risposto critica e pubblico?
CARLO DE TONI: Molto bene, siamo rimasti molto sorpresi nel vedere che nella prima settimana siamo stati tra i dischi più venduti su Amazon e tra i più interessanti su altri portali tipo iTunes, siamo entusiasti!
 
MELODY LANE: Stasera grandissimo concerto, tanta carica sopra e sotto il palco, è filato tutto liscio?
CARLO DE TONI: Perfettamente. Ci divertiamo un sacco, la gente canta spesso tutti i pezzi e risponde con il cuore in mano…cosa volere di più…
 
MELODY LANE: Prossimi live?
CARLO DE TONI: Il 3 Marzo saremo al Legend Club di Milano, il 4 Marzo invece al Mephisto Rock Cafe' di Lu Monferrato (Alessandria), ed il 5 Marzo al Freakout Club a Bologna. Le date sono sempre in aggiornamento, tutti le possono trovare visitando i nostri social o navigando sul nostro sito www.rhumornero.com.
 
MELODY LANE: Siamo ai saluti ed ai ringraziamenti. Voi cosa vi sentite di dire ai lettori di MELODY LANE?
CARLO DE TONI: Che siamo tutti il massimo capolavoro che la terra abbia mai visto, di crederci veramente e di cercare dentro di noi la natura del "buon senso”.
Un abbraccio a tutti i lettori e uno speciale a te Eugenio che oltre ad essere un grande fan da anni sei un grande amico che abbiamo sempre voglia di incontrare….
 
MELODY LANE: Grazie ragazzi, in bocca al lupo per questa nuova grande avventura.