PRINS SVART - INTE HÄR FÖR ATT STANNA

PRINS SVART INTE HÄR FÖR ATT STANNA (Musica Ex Machina, 2019)

"...un grande ritorno per una band che in Italia è probabilmente poco conosciuta ma a cui va il merito di saper trasmettere emozioni ed un ottimo hard rock. Bentornati Prins Svart..."

Genere: Hard Rock, Classic Rock
Voto: 8/10

Il super gruppo Prins Svart torna con il nuovo album, "Inte Här För Att Stanna”, il secondo album dopo l’ acclamato debutto “Prins Svart”, l’album sarà rilasciato il 10 maggio per Musica Ex Machina. Un album contenente otto tracce di solido rock, e non potrebbe essere diversamente in quanto la band  è formata da musicisti di grande calibro e bravura. La musica in “Inte Här För Att Stanna” è nuovamente ben radicata agli anni settanta e quindi influenzata da Led Zeppelin, Deep Purple e Black Sabbath, ma non solo, una forte impronta è ben udibile e riconducibile ai primi anni ottanta, vedesi Dio, Whitesnake, Rainbow e Ozzy Osbourne. Non facciamo però influenzare dalle loro ascendenze musicale perché i brani contenuti in questo secondo album, vedono una band fresca, nuova e imponente che ripercorre tematiche esistenziali come la morte, la trasformazione e l'amore in chiave moderna e con testi rigorosamente in lingua svedese. "Inte Här För Att Stanna” che in italiano potremmo tradurre come Non Sono Qui Per Restare,  per chi segue l’hard rock sanguigno, è un album diretto che non lascia spazio a momenti di cedimento. Ad iniziare con “Maskinen” che risulta essere un buon avvio con un sound potente che esalta la qualità dei musicisti e la voce di Stefan Berggren, un brano legato a sonorità anni settanta e con un coro molto accattivante. Bellissima la seconda traccia “Jag kommerhem”, ipnotica con chitarra da un suono profondo, è un brano che riesce ad incantare grazie sia all’armonia che accompagna dall’inizio alla fine, sia per la ritmica un po’ ossessiva e l’ottimo lavoro chitarristico di Henrik Bergqvist che ci riporta, piacevolmente, sempre alle radici del rock anni ’70, passando dal suono classico a quello psichedelico. Azzarderei a dire che è uno dei brani migliori di questo lavoro assieme a alla seguente “Under mina sistadagar”, in cui aleggia un’ atmosfera profonda,  un brano in cui la voce riesce ad interpretare una sofferenza cupa e che riesce a stregare e ammaliare. Suoni cupi che sfociano in un ottimo pezzo rock. “Vargen avosstvå” segue la stessa linea ma con minore enfasi vocale, restando ben salda alle radici  che la band ha scelto come stile. “Melandi” invece, è uno stacco vellutato, molto elegante, con il suo tappeto fatto di chitarra che riesce a creare un’atmosfera calda che ci accompagna ad un’ intimista “En eftermiddagsdröm” in cui la voce torna ed essere molto espressiva e con una musicalità estremamente raffinata. Altro highlight in “Inte här för att stanna”.Gli PrinsSvart ci regalano un altro brano leggermente più aggressivo con  “Så verklig”, brano forse più AOR rispetto a quelli fino ad ora ascoltati, la chitarra riesce sempre ad essere una buona protagonista  con i suoi virtuosismi e la buonissima sezione ritmica che vede Tomas Thorberg al basso e Sebastian Sippola alla batteria. A chiudere con raffinatezza questo album, “Stridens larm”, ancora una volta la band regala emozioni tra una batteria costante che risulta essere la colonna portante, una chitarra dai suoni magnetici, una linea di basso intensa ed una voce sempre intensa. Ottima chiusura per questo album che nel suo insieme riesce ad affascinare per l’eleganza con cui i musicisti si presentano dopo “Prins Svart”. Insomma un grande ritorno per una band che in Italia è probabilmente poco conosciuta ma a cui va il merito di saper trasmettere emozioni ed un ottimo hard rock. Bentornati Prins Svart!

Tracklist:

01_Maskinen

02_Jag kommerhem

03_Under mina sistadagar

04_Vargen avosstvå

05_Melandi

06_En eftermiddagsdröm

07_Så verklig

08_Stridens larm

Line up:

Stefan Berggren - Voce
 

Tomas Thorberg - Basso

Sebastian Sippola - Batteria

Henrik Bergqvist - Chitarra

Special guest: Rickard Nilsson - Organo Hammond

 

Articolo di Valeria Campagnale 

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