DOLL HAZARD - TRANSATLANTIC MELTDOWN

DOLL HAZARD – Transatlantic Meltdown (TrainWreckords, 2017)

Album estremamente godibile e che tira dritto come un treno facendo sosta ad ogni stazione per raccontare la storia di Doll e Hazard.


Genere: Sleaze/Punk/Glam

Voto 7/10

Partire da un gatto che ti ruba la lingua e atterrare figli dello sci-fi , il cammino descritto dalla two-man band formata da Chris Damien Doll (Suicide Bombers) e Sandy Hazard (Dirtbag Republic) parte dallo sterminato Canada per approdare nella fredda Norvegia passando e raccogliendo a piene mani dal rock marcato u.s.a. e dal punk inglese dei Clash e Sex Pistols: riffing compulsivi e lamentosamente antisociali accompagnano le voci dei due assumendo le sonorità accattivanti della migliore tradizione post rock americana. Una produzione a cavallo di due continenti, che fa da ponte tra decenni distanti anni luce ma che nelle sonorità dei Doll Hazard trovano una quadra potente e compatta che strizza l’occhio anche al post punk ed alle produzioni di Blink182, Green Day ed agli hard rocker americani come Mötley Crüe e Kiss.
Un album che tira dritto come un treno salvo rallentare per farti godere il panorama con una powerballad in pieno stile hair band che trova l’intrusione dell’unico “ospite” del decalogo americanorvegese ovvero il pianoforte di Roger Salloum, vecchia conoscenza di Hazard con i Dirtbag Republic. Il resto del disco fila ben articolato e con un tema conduttore che si rimpalla tra le due voci graffianti e sgraziate dei due cantanti polistrumentisti.
Il lavoro dei due si apre con il riffing palesemente rock di ‘Cat’s Got Your Tongue’ che richiama alla mente i FasterPussicat, mentre il suo controcanto ‘Rock ’n’ Roll Prostitute’ è l’antipasto al punk che sarà il fil-rouge del disco. ‘Fire Gasoline’ tira dritta alla Hanoi Rock trasportando l’ascoltatore fino all’accattivante riffing di ‘No Valentine Cards’ costruita e orchestrata per scatenare il sing-along in maniera naturale ed incisiva, un coro da concerto che è facile immaginare intonato dall’audience di un un punk club inglese. ‘Walk on Water’ è il degno contraltare della precedente sonorità, anche qui un pre-chorus ed un ritornello molto catchy entrano subito in sintonia e si piazzano nella testa senza grossi problemi e difficilmente ne usciranno.
Al giro di boa troviamo la titletrack ‘TransatlanticMeltdown’ dove I due mettono ben in chiaro le loro origini ed evocano i migliori fasti del punk europeo, sporco, corale e graffiante mentre ‘sentendo ’21 Grams (off myshoulder)’ sembra di rievocare i MötleyCrüe ascoltati su una cabrio scagliatati ad alta velocità su un boulevard californiano degli anni 80, canzone che fa quasi da introduzione alla powerballad che apre le sonorità fin’ora tirate dell’album. Le ultime due perle di questo decalogo sono ‘Your in my Head’ e la conclusiva ‘Sci-Fi child’ che riportano l’attenzione dove i due volevano che fosse, con un accento più marcato verso il punk nella decima ed ultima stazione di questo viaggio costruito a suon di riff e pattern degni di una grande band.

In conclusione l’album è estremamente godibile e rende digeribile anche ai più delicati di stomaco le pillole di punk che sono la storia di Doll e Hazard, un lavoro in cui, si riesce a percepire tutta la passione che è stata messa nella idea in cui la piece ha avuto origine.

 Tracklist:

01. Cat’s Got Your Tongue

02. Rock ‘N’ Roll Prostitute

03. Fire Gasoline

04. No Valentine Cards

05. Walk On Water

06. Transatlantic Meltdown

07. 21 Grams (Off My Shoulders)

08. Doghouse

09. You’re In My Head

10. Sci-Fi Child

 

Band Members:

Chris Damien Doll – lead and background vocals, guitar, bass

Sandy Hyde – lead and background vocals, drums

Additional Musicians:

Roger Salloum– piano (8)


Articolo di Emiliano Baccini
Sul WEB: https://www.facebook.com/search/top/?q=doll%20hazard